CCV2 : cos’è, a cosa serve e dove trovarlo

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Tutti abbiamo visto almeno una volta una carta di credito:si tratta di una tessera in plastica con degli elementi di sicurezza, dei chip per il riconoscimento dei dati di identificazione del titolare o/e una banda magnetica. Sulla parte posteriore si appone la firma del titolare e si trova un codice CVV2 o CVC2. Vediamo nel dettaglio a cosa serve.

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Dove si trova il CVV2?

Occorre prendere una carta di credito Visa o Visa Electron e osservarla con attenzione: se sul davanti troviamo dati come nome del titolare, numero della carta e data di scadenza, sul retro dove si appone la firma si troverà un codice di tre lettere stampato ad inchiostro: è il CVV2, una sigla che sta per Card Verification Value, ed è un elemento importantissimo per accrescere la sicurezza delle transazioni su internet e permetterci di effettuare shopping on line senza preoccupazioni e rischi.

Oltre alle Visa, il CVV2 è presente anche sulle Postepay, chiamato in questo caso semplicemente CVV2 postepay; anche il CVV2 Postepay è un codice trinumerico che si trova sul retro della carta, dove il titolare appone la sua firma.

A differenza delle American Express, che hanno un codice di sicurezza chiamato CID a 4 cifre ed è presente sulla parte anteriore della carta, il codice CVV2 è presente sulla parte posteriore di una carta di credito ed è formato da tre cifre; scopo del CVV2 Card Verification Value, così come dell’analogo CVC2 (Card Verification Code, presente anch’esso sulla parte posteriore della card), è proteggere le transazioni dei pagamenti telematici e prevenire frodi informatiche come ad esempio la clonazione della carta.

E’ completamente diverso dal PIN (numero identificativo personale) che invece è richiesto per le transazioni presso i negozi fisici di importo superiore ai 25 euro.

A cosa serve il CCV2?

Il CVV2 è l’unico dato fondamentale per la sicurezza delle transazioni: se esempio, un ladro conosce il numero della tua carta ma non il CVV2, non potrà mettere le mani sul tuo denaro. Infatti il CVV2 serve a capire se chi sta effettuando il pagamento ed il possessore della carta di credito siano la stessa persona.

Il CVV2 si abbina alla OTP (One Time Password) un codice di verifica temporaneo (attivo per non più di 10 minuti) che è inviato per SMS appena il numero di cellulare è collegato alla carta si credito. Questo codice OTP andrà poi riportato in una casella apposita prevista dall’e-commerce.

Oltre a questi dati, ci sono altri che solo il titolare di una prepagata conosce, come il numero carta e la scadenza della carta stessa, indicata con mese ed anno, oltre al nome e cognome dell’intestatario.

Nelle transazioni tramite POS o ATM il CCV2 (così come il CID ed il CVC2) non viene richiesto al titolare della carta poiché la trasmissione dei dati avviene automaticamente attraverso il chip NCF o la banda magnetica.

Devo inserire il CCV2 sui siti di e-commerce?

Dipende molto dal sito, poiché alcuni siti di e-commerce lo richiedono e altri no; ad esempio su Amazon si possono effettuare tutti gli acquisti che si desiderino senza inserire il suddetto codice

Che differenza c’è fra CVV2 e CVC2?

Il Card Verification Value CVV2 è tipico delle carte di credito del circuito Visa, mentre il CVC2 (Card Verification Code) è utilizzato dalle card dei circuiti Mastercard (tranne nel circuito Maestro dove tale codice è assente).

Nonostante la differenza di acronimi,entrambi sono codici a tre cifre con il medesimo scopo, ossia far avvenire con sicurezza le transazioni elettroniche; quindi sia CVV2 sia CVC2 limitano il rischio di frodi e furti collegate ai rischi on line.

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