Come fare a non pagare il bollo del conto corrente?

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Fra le varie imposte che ci si ritrova a pagare, c’è anche l’imposta di bollo, una “tassa” differente per aziende e persone fisiche. Per evitare di pagarla, alcuni istituti di credito accettano di accollarsi le spese dell’imposta del bollo prendendola a proprio carico.

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Cos’è l’imposta di bollo?

L’imposta di bollo e’ una tassa annuale o trimestrale o mensile in vigore dal 1972, che si applica sul conto corrente ed è prelevata periodicamente dalle Poste o dalla Banca. Il suo importo cambia se sono persone giuridiche o fisiche: per le prime il costo è di 100 euro, per le persone fisiche è di 34,20 euro. Questa tassa si applica quando è emesso il rendiconto o l’estratto conto; se non c’è la rendicontazione, l’imposta è applicata in automatico il 31 dicembre di ogni anno.

Se si possiede un conto base (ossia un conto corrente a zero spese) non è previsto il pagamento dell’imposta di bollo. Per quanto riguarda la giacenza media, l’imposta va pagata anche sui conti deposito (ed è dello 0,20% della giacenza media), ma solo se questa supera i 5000 euro: infatti grazie alla manovra Monti è stato riconosciuta l’esonero all’imposta di bollo, nel caso in cui la giacenza media del conto corrente non superi i 5.000 euro durante l’anno .

Nel caso in cui un soggetto risulta titolare di più conti, deve versare l’imposta del bollo per ciascuno dei conti posseduti: ad esempio, se si possiedono due conti nello stesso istituto di credito, di cui uno con 2500 euro ed un altro con 3500 euro, si dovrà pagare l’imposta di bollo poiché la sommatoria dei conti di deposito supera i 5000 euro.

Perciò tale imposta si paga se si è possessori di un libretto di risparmio, di un conto deposito titoli, di un conto deposito o di un conto corrente, bancario o postale con giacenza superiore ai 5000 euro.Sono esenti da questa imposta coloro che hanno un conto in rosso, i conti correnti aperti su provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e sui rapporti intrattenuti fra Confidi (consorzi di garanzia collettiva dei fidi) ed enti gestori.

Come capire se devo pagare l’imposta di bollo attraverso il calcolo della giacenza media

Per calcolare la giacenza media devi:

  • esaminare tutti gli estratti conto ricevuti durante l’anno (uno se è annuale, tre se sono quadrimestrali, quattro se sono trimestrali, dodici se sono annuali,ecc).
  • segnare su ogni estratto conto tutti i numeri creditori( chiamati anche “calcolo delle competenze”, “calcolo degli interessi”, “scalare per valuta”, “riassunto scalare”) e poi dividerli per i giorni dell’anno (365). Il risultato che si otterrà sarà la giacenza media.
  • In caso di conto cointestato, occorre dividere per due la giacenza.

L’imposta di bollo si calcola sui fondi d’investimento?

Si, nel caso di conti destinati all’investimento occorre calcolare l’imposta di bollo. In questo caso però non è una quota fissa, ma si calcolata in percentuale per quello che concerne i conti deposito titoli, i conti deposito, i BFP (buoni fruttiferi postali) e infine le polizze per investimento. La percentuale è uguale allo 0,20% (o 2 per mille) sulla somma depositata. Se per le persone fisiche non è stato fissato un importo massimo, per le persone giuridiche c’è un importo massimo di 14.000 euro. Inoltre,  rispetto ai conti correnti, l’imposta di bollo è calcolata e addebitata alla data di invio dell’estratto conto (quindi ogni mese, ogni tre mesi, ogni sei oppure ogni anno).

Quindi come posso non pagare l’imposta di bollo?

Le soluzioni più semplici sono:

  • avere una giacenza media inferiore ai 5000 euro.
  • aprire un Conto Base, ossia un conto corrente a zero spese che può aprire chi ha un Isee inferiore ad 8000 euro all’anno (che è la soglia attuale prestabilita). Per aprire questo tipo di conto, occorre presentare l’attestazione Isee entro il 31 maggio di ogni anno.
  • aprire un conto corrente online presso enti che azzerino tutte le spese a carico dei consumatori.
  • aprire un conto corrente presso un istituto di pagamento o IMEL (ossia un ente bancario che emette la moneta elettronica).
  • aprire un conto senza imposta di bollo presso gli istituti di credito fisici che da contratto decidono di accollarsi le spese del conto.
  • Aprire conti presso banche diverse.

Quali sono le banche che non fanno pagare le imposte di bollo?

Sono diversi gli istituti che non fanno pagare l’imposta di bollo; fra questi c’è Banca Fineco che propone per i nuovi clienti “under 28” il suo Conto Fineco che azzera l’imposta di bollo e IngDirect con Conto Arancio. Altre banche che offrono conti correnti senza imposta di bollo si ricordano: Che banca!, Webank, Banca Sella, Fineco, Hello! Bank, Hello! Money. Infine ci sono anche istituti come Banca Sistema e di Banca Farmafactoring (tramite Conto Facto), che vengono incontro ai clienti azzerando l’imposta di bollo e l’eventuale canone annuo.

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