Guida per disdire la carta di credito

Pubblicato il 12 Luglio, 2022

disdire carta di credito

Se hai una carta di credito e non la usi mai, la soluzione migliore per evitare di perderla e di pagare canoni a questo punto non utili, potrebbe essere la disdetta, per risparmiare soldi. In questa guida ti spiegheremo in pochi passi come disdire in modo corretto e senza stress la tua carta di credito.

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Perché disdire una carta di credito?

Per tutti quei motivi per cui la carta di credito può essere un peso; per esempio se hai già un bancomat e/o una prepagata, a conti fatti possono essere sufficienti per le tue spese; oppure perché gli acquisti effettuati sono sempre entro una certa cifra e quindi una carta di credito potrebbe essere superflua; o perché i contanti o altri tipi di carte sono la soluzione più comoda per te; o perché stai pagando gli interessi su una carta revolving; o ancora per risparmiare sul canone mensile ed annuo. Se ti ritrovi in uno di questi motivi sopraelencati, ecco come procedere per disdire la carta di credito.

Come disdire la carta di credito

Se la carta può essere in teoria disdetta in qualsiasi momento, poiché vale anche per la carta il diritto di recesso stabilito per legge; bisogna però considerare preliminarmente le condizioni di recesso, che sono stabilite nel contratto di base che avrai visionato e compreso prima della sottoscrizione, a cui ti dovrai attenere per i tempi effettivi. Ad esempio la carta di credito potrebbe essere stata rilasciata all’apertura di un conto postale o di un conto corrente, perciò le condizioni di recesso potrebbero avere delle ripercussioni su questi servizi che si potrebbero tradurre in variazioni dei costi di mantenimento di questi conti oppure dei costi vivi detratti direttamente dai conti in questione.

In più occorre dare all’ente un preavviso,che nel caso della banca o dell’istituto di credito deve essere almeno di 60 giorni precedenti alla data in cui si vuole disdire ed inviare una raccomandata assicurata con ricevuta di ritorno. Nella lettera di richiesta, bisogna indicare nome e cognome del richiedente, numero e scadenza della carta, allegare una copia di documento di identità del titolare e anche la carta di credito da disdire. Attenzione però: la carta non deve essere consegnata integra, ma tagliata in diagonale ed il taglio deve attraversare il microchip e la banda magnetica così da rendere inutilizzabile la carta magnetica.

Nel caso in cui,per ragioni di sicurezza non si vuole inviare la carta via raccomandata, ci si può recare in filiale e già al momento di compilazione della modulistica per invalidare la carta, chiedere al bancario o alla bancaria di invalidare lui stesso o lei stessa la carta, tagliandola in due prima di allegarla alla pratica di disdetta. La distruzione della carta o il liberarsene in qualsiasi altro modo non solleva il titolare da canone mensile e/o oneri ulteriori, perciò lo sconsigliamo in quanto non solo inutile ma anche controproducente: l’unico modo per interrompere il contratto in modo valido è effettuare la disdetta.

Oltre alla disdetta mediante raccomandata a/r o recandosi direttamente in filiale, un altro modo per disdire la carta di credito è utilizzare la posta elettronica certificata, inviando telematicamente la comunicazione e andando in filiale per la restituzione della carta invalidata.

Per ulteriori dettagli conviene consultare il proprio istituto di credito: ad esempio il gruppo Intesa San Paolo mette a disposizione una mail ed un fax dedicati alle operazioni di disdetta,  mentre Unicredit mette a disposizione anche degli sportelli ATM dedicati, mentre sia per American Express sia per Deutsche Bank, c’è una sezione del sito dedicata dove spiega quali documenti vanno prodotti e in quali tempistiche per la disdetta della carta di credito. Per la carta di Credito Bancoposte, siccome è una società del gruppo Deutsche Bank, si seguiranno le medesime indicazioni del sito. La carta di credito Nexi invece permette la recessione senza dover specificare le motivazioni e senza pagare penali e attraverso comunicazione scritta a mezzo raccomandata a/r.

Disdire la carta di credito, quando cessano gli oneri?

Distruggere e invalidare la carta non mette automaticamente la parola fine agli oneri ad essa legati: infatti i canoni residui che il titolare dovrà saldare saranno attivi fino alla data stabilita per recesso del contatto. Anche gli eventuali acquisti effettuati prima della disdetta saranno in addebito alla data di scadenza concordata. Se invece la disdetta della carta effettuata prima della fine dell’anno, il titolare ha diritto al rimborso parziale del canone.

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